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Perchè scrivo qui e non sui social?

Ho pensato questo spazio come libero e safe, per evitare di trattare argomenti che infiammano le piattaforme social, generando un odio cieco e deleterio. In questo spazio mi sento libero di poter esprimermi, senza la paura di incappare in utenti odiatori che non sono aperti al dibattito democratico, ma che, con acredine incontrollata, dividono il mondo in due parti e insultano quella avversaria. Se sei arrivata qui è perché sei davvero interessata a leggermi. Per questo tengo a un tuo parere e ti invito a scrivermi o qui nei commenti o su Instagram. La sfida che mi pongo è ardua e anacronistica, perchè non siamo più abituati a staccarci dai social e prenderci del tempo più approfondito, ma spero che qualcuno mi segua in questa folla scelta. Grazie e buona lettura.

PS: Chiaramente alcuni articoli saranno disponibili anche sui social, ma non tutti.

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PHICA.NET - Una poesia e qualche parola

  • Immagine del redattore: Gennaro Madera
    Gennaro Madera
  • 31 ago
  • Tempo di lettura: 3 min
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Scandalizzarsi è da ingenui e da gente fuori dal mondo, ma quello che è successo è decisamente molto grave. Non si può dare autorità e voce a PHICA.NET come fosse una testata giornalistica. Okay, Italia.


Ma prima, un attimo di storia. Dopo lo scoverchiamento del vaso di Pandora legato

alla diffusione non consensuale di fotografie di donne su forum senza alcuna etica morale i cui utenti uomini, spesso sotto pseudonimo, commentavano con aberranti guaiti cagneschi tradotti in veri e propri stupri virtuali, i giornali italiani e le televisioni hanno diffuso questo comunicato del sito sotto accusa. Gli articoli li trovate letteralmente dovunque cercando in rete.



Credo, con molta schiettezza e poca apertura probabilmente, che la diplomazia stia rovinando il mondo. Con questa storia della diplomazia permettiamo anche al sito PHICA.NET di mandare comunicati ripresi da tutti i giornali e dai telegiornali. Un sito nato come macelleria di carni saccheggiate addirittura adesso si può permettere di fare un comunicato dicendo che ha perso il controllo della situazione e che è sempre stato corretto. Nato come "spazio di discussione e condivisione personale", sì, ma sappiamo bene di cosa e neppure il titolo del progetto criminoso è furbo da camuffarsi sotto prestanome. Ma quale situazione, poi? Perchè siete nati? lo non capisco se questa sia davvero un'ipnosi collettiva: un sito chiaro a tutti che si chiama PHICA.NET - fica - non so come dirlo diversamente, cioè si chiama "fica" il sito. Per scrupolo personale mi sono chiesto se magari fossi io vittima della mia memoria e ho visionato la definizione sul dizionario Treccani. Riporto integralmente:


fica

(settentr. figa) s. f. [lat. tardo fīca per fīcus «fico»; il sign. fig. era già nel gr. σῦκον «fico»]. – 1. volg. L’organo genitale femminile (ossia vulva e vagina); è frequente nell’uso, non soltanto region., la variante settentr. figa. Per metonimia, ragazza o donna giovane molto attraente: guarda che bella fica! 2. ant. Fare le f. (o la f.), serrare le mani a pugno, facendo sporgere il pollice tra l’indice e il medio piegati, e alzarle in atto di scherno verso chi si voglia offendere: confortollo che rispondesse e facesse la f. a colui che la faceva a lui (Novellino); Le mani alzò con amendue le f. (Dante). ◆ Dim. e vezz. fichina, fichétta; accr. ficóna.


Bene, tutto come da immemore ricordo. Questo forum, perchè tale è, pubblica foto e video rubati a donne non consenzienti e apre a commenti aberranti su tali foto senza minimo filtro. E in Italia ci si permette di diffondere il comunicato diplomatico di PHICA.NET come fosse una qualsiasi testata accreditata e a noi va benissimo così. La diplomazia sta rovinando il mondo e lo vediamo bene in tanti altri frangenti.

Ho preferito scrivere qui questo mio pensiero per evitare un traffico tossico sotto i miei post Instagram, se sei arrivata fin qui grazie.



Ecco la poesia che ho scritto ispirata a questa storia, inizialmente dal punto di vista di un uomo che fa finta di non capire le conseguenze dei suoi gesti, anche se solo virtuali.


Non è violenta l'immaginazione,

se non posso nemmeno descrivere

una perversione, che cosa mi resta

di questi giorni vuoti.

Che Dio vi maledica

mi avete tolto la Phica: lo stupro

virtuale è un modo come un altro

per fare combriccola sociale.

Ecco una foto di mia moglie:

che le fareste? Sciogliete le briglie

è tutto un dire senza peso

se non se ne accorge, un po'

come dormisse, tripla dose di sonnifero

un gioco innocuo che sembra quasi vero.


L'uomo virtuale sembra così distante:

malato mentale, maniaco immondo

è gente che non ragiona,

che non sa stare al mondo.


Eppure, se ti guardi intorno,

qualche faccia l'hai già vista, una mano

l'hai già stretta. Ora la senti viscida?


La paura non è mai stupida: dubita

di tutti. Chi fa scempio dei tuoi frutti

forse, quella mattina era con te

alla semina.

 
 
 

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