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Perchè scrivo qui e non sui social?

Ho pensato questo spazio come libero e safe, per evitare di trattare argomenti che infiammano le piattaforme social, generando un odio cieco e deleterio. In questo spazio mi sento libero di poter esprimermi, senza la paura di incappare in utenti odiatori che non sono aperti al dibattito democratico, ma che, con acredine incontrollata, dividono il mondo in due parti e insultano quella avversaria. Se sei arrivata qui è perché sei davvero interessata a leggermi. Per questo tengo a un tuo parere e ti invito a scrivermi o qui nei commenti o su Instagram. La sfida che mi pongo è ardua e anacronistica, perchè non siamo più abituati a staccarci dai social e prenderci del tempo più approfondito, ma spero che qualcuno mi segua in questa folla scelta. Grazie e buona lettura.

PS: Chiaramente alcuni articoli saranno disponibili anche sui social, ma non tutti.

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Settembre è il vero capodanno, Gennaio è un prestanome.

  • Immagine del redattore: Gennaro Madera
    Gennaro Madera
  • 5 set
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 15 set

A me è maggio che mi rovina e anche settembre, queste due sentinelle dell'estate: promessa e nostalgia.
Patrizia Cavalli

Settembre è il vero capodanno per me. Sono appena tornato a Ferrara e mi rendo conto che è il momento di pianificare un nuovo anno di vita e lavorativo. Gennaio è solo un prestanome, obbligato dalla tradizione, è un mese carnevalesco a cui piace agghindarsi da altro rispetto a quello che è, altrimenti, dice, “la vita sarebbe troppo noiosa”. C’è da dire che forse gli piacciono anche molto le attenzioni, a settembre invece no. È conscio di quello che è ed è pronto ad abbracciarti e consolarti, senza pretendere lodi. Ho scritto questa lettera anni fa e ogni anno la rileggo e mi ci rivedo sempre.


/


Settembre, che giungi,

a te mi rivolgo, cosa mi porti?

Addii, sorprese, ritorni?

So bene che hai ricominciato

e il tempo preme e io non ho studiato

e i giorni sono sempre più stretti e corti

ma io pur amando i ricordi

vado avanti

perché l'estate è un sentimento

un soffio inarrestabile di vento

un boccone pieno, gustoso e denso

ma ora ho bisogno di un punto fermo:

tocca sostare in un posto e ripartire

riprendere a dare un nome planetario ai dì,

dividere il giorno: sistematicizzare.

Settembre, che giungi,

a te mi rivolgo, cosa mi porti?

Abbandono i porti illuminati, stellati, notturni,

accolgo cioccolate calde, divani, corse, libri.

Senza mai privare a me e i miei amori di essere liberi 

sono pronto a ricominciare.

Quest'anno forse è la volta buona

che divento grande.

Quest'anno forse è la volta buona che mi ingloba: divento stella.

Grazie estate ma ora tocca toccare

con i piedi nudi nella terra umida,

tocca tornare a camminare.

Settembre, che giungi,

dammi quattro abbracci lunghi,

un bacio e, con calma da costruire,

infiniti sogni. 


/


Settembre è un bel mese perché si ricomincia anche a fare cose belle, per me.

Se vogliamo vederci, mi trovi a Ferrara l’11 settembre allo spettacolo “Solo corpo e voce” con Eugenia Galli, Giuseppe Armillotta e Danna, all’interno del festival “Poetry Slam - dalla parola scritta all’atto poetico” organizzato da Officina Teatrale ACTUAR, a cui ho contribuito anche nell’organizzazione.

Sarò lì anche il 12 settembre a presentare il poetry slam del laboratorio.

Ci vediamo lì?

Un abbraccio, Gennaro.



 
 
 

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